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Paesaggi della colonizzazione

La strada Litoranea libica

Alessandro Raffa

Quaderni di 4A. Vol.0, Dicembre 2022

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L’arco dei Fileni di Florestano Di Fausto.Tratto da: L’Illustrazione Italiana, marzo 1937.

La Litoranea libica non è solo un’infrastruttura ma un complesso paesaggio di organizzazione e controllo della mobilità, tra coloniale e post-coloniale, tra il Mediterraneo ed il Sahara. Realizzata nel 1937, è stata la spina dorsale di un processo di rifondazione coloniale dell’ambito costiero, influendo profondamente sui suoi sviluppi successivi. Il suo ruolo cruciale permane anche oggi nell’ambito dei processi di riconciliazione post-coloniali, in particolare per quanto riguarda compensazioni e dinamiche migratorie. Nell’ambito di una ricerca in corso che intende comprendere le interrelazioni tra patterns di mobilità passati e presenti nello spazio, il contributo si concentrerà sul layer coloniale ed in particolare sulle mobilità asimmetriche che la Litoranea libica ha supportato, tra la libertà dei turisti coloniali che la percorrevano a bordo delle proprie vetture, alla mobilità forzata dei coloni ed alla segregazione dei nativi. La strada diventa il punto di osservazione da cui far emergere un complesso palinsesto di forme materiali, di mobilità e controllo che rappresentano un tassello importante per comprende le relazioni complesse tra modernità e colonizzazione e guardare, in una prospettiva di de-colonizzazione, a i loro lasciti nel presente.

The Libyan Coastal Road is not just an infrastructure but a complex landscape of organization and control of mobility, between colonial and post-colonial, the Mediterranean and the Sahara. Built in 1937, it was the backbone of a process of colonial re-founding process, profoundly influencing its subsequent developments. Its crucial role remains even today in the context of post-colonial reconciliation processes, particularly with regard to compensation and migration dynamics. As part of an ongoing research that aims to understand the interrelationships between past and present mobility patterns in space, the contribution will focus on the colonial layer and in particular on the asymmetrical mobilities that the Libyan Coastal Road supported, between the freedom of colonial tourists, to the coerced mobility of settlers and the segregation of natives. The road becomes the observation point from which to bring out a complex palimpsest made up of "materialities", pattern of mobilities and control, which are crucial to understand to complex relationships between modernity and colonization and looking, from a de-colonization perspective, at their legacies inside contemporary landscape.

PAESAGGIO, MOBILITA, MODERNITA, COLONIALISMO, LITORANEA LIBICA
/ LANDSCAPE, MOBILITY, MODERNITY, COLONIALISM, LYBIAN COSTAL ROAD

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